DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, 25 OTTOBRE 2012 – 2012/27/UE

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 14 novembre 2012 si è concluso l’iter legislativo della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

La direttiva, in riferimento alle politiche energetiche al 2020, prevede innanzitutto che gli Stati membri fissino degli obiettivi nazionali in materia di efficienza energetica; tali obiettivi possono basarsi sul consumo di energia primaria o finale, sul risparmio di energia primaria o finale o sull’intensità energetica e devono essere notificati alla Commissione Europea.

Gli Stati dovranno inoltre favorire la ristrutturazione degli immobili definendo una strategia a lungo termine volta a stimolare gli investimenti nel settore; a questo proposito viene ribadito il ruolo esemplare della Pubblica Amministrazione che dovrà obbligatoriamente riqualificare annualmente una quota pari al 3% della totalità degli edifici appartenenti al governo centrale. L’obbligo scatterà il 1 gennaio 2014 e la quota verrà calcolata sulla superficie utile coperta degli edifici riscaldati e/o raffrescati di estensione superiore ai 500 m2 per il primo periodo mentre, a partire dal 9 luglio 2015 tale quota scenderà a 250 m2.

Gli enti pubblici saranno inoltre obbligati ad acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica.

Previsti anche degli obiettivi per le società di vendita di energia al dettaglio, le quali dovranno mettere in atto misure volte ad ottenere, a partire dal 2014 al 2020, risparmi pari al 1,5% sulle vendite annuali di energia ai clienti finali (esclusa quella utilizzata nei trasporti) in volume e una media superiore rispetto al triennio precedente l’entrata in vigore della Direttiva.

Tutte le grandi aziende, escluse quindi le piccole e medie imprese, dovranno sottoporsi entro il 5 dicembre 2015 a audit energetici effettuati da esperti qualificati e/o accreditati; tale diagnosi dovrà poi essere ripetuta periodicamente ogni 4 anni.

Gli Stati membri avranno tempo fino al 5 giugno 2014 per adeguarsi a quanto contenuto nella direttiva.

Fonte: CENED